Impatto sociale. Le caratteristiche di una misurazione efficace

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Continuiamo il nostro percorso di guida per la misurazione dell’Impatto sociale, affrontando oggi il tema delle caratteristiche di una misurazione efficace

Affinché la misurazione sia efficace essa deve essere:

  1. pertinente: relativa a, e derivante dai risultati che sta misurando;
  2. utile: nel soddisfare le esigenze dei soggetti interessati, sia interni che esterni;
  3. semplice: per come la misurazione viene condotta e presentata;
  4. naturale: derivante dal normale flusso di attività in direzione del risultato;
  5. certa: per come la misurazione è ottenuta e per come è presentata;
  6. compresa e accettata: da tutte le parti interessate coinvolte;
  7. trasparente e bene enunciata: in modo tale che il metodo con cui la misurazione viene condotta e il modo in cui essa si riferisce ai servizi e risultati interessati siano chiari;
  8. basata su delle prove: in modo che possa essere verificata, convalidata e sia da base per un continuo miglioramento.

I principi dello SROI possono, in taluni casi, anche offrire un insieme di principi base utili per la misurazione dell’impatto sociale rispetto ad altri indicatori. Essi sono (con l’interpretazione del gruppo fra parentesi):

  • Coinvolgere i soggetti interessati;
  • Comprendere che cosa cambia;
  • Valutare le cose che contano (per i soggetti interessati);
  • Includere solamente quello che è essenziale (questo costituisce una differenza rispetto al parere dei soggetti interessati);
  • Non chiedere troppo;
  • Essere trasparenti (spiegare chiaramente come si è giunti alla risposta, rivelando anche incertezze riguardanti le prove o supposizioni).
  • Verificare i risultati (sulla base di principi di ricerca validi).

Inoltre, per delineare un quadro completo e utile dell’impatto di un‘IS, è essenziale che la misurazione prenda in esame e quantifichi: 

  • l’impatto sociale sulle comunità e sugli individui;
  • l’impatto sociale a lungo termine piuttosto che solamente quello a breve termine;
  • il campo di applicazione o la portata dell’impatto sociale in termini di copertura geografica e la sua profondità, l’intensità o la portata dell’impatto in una zona ristretta, in particolare in termini di copertura di gruppi di popolazione specifici (ad es, svantaggiati, vulnerabili, a rischio);
  • l’impatto sociale diretto separatamente da quello indiretto, specificando chiaramente come si manifesta quello indiretto.

Questi aspetti chiave dell’impatto sociale rendono necessario misurare non solo l’impatto sociale dell’intervento ma anche alcuni aspetti della stessa IS che svolgono un ruolo fondamentale nel renderli tangibili. Essi sono:

A.la misura in cui l’impatto sociale si inscrive nella ragione sociale dell’IS così come indicato nei suoi statuti (che possono, a loro volta, essere definiti o meno dalla legislazione in vigore);

B. la misura in cui l’IS include nella sua governance i vari soggetti interessati coinvolti (fornitori, utenti, rappresentanti di comunità locali, associazioni ecc.): 

a.poiché il coinvolgimento dei soggetti interessati è quello che consentirà di ridefinire regolarmente le esigenze della comunità e quindi riaggiustare regolarmente gli esito dell’IS in funzione di tali esigenze, ma, di conseguenza, anche di riformulare regolar­mente l’impatto sociale desiderato;

b.poiché questo è ciò che fornisce pieno potenziale alla componente cognitiva (costru­zione delle capacità) del processo di misurazione dell’impatto sociale;

c.poiché genera una dinamica di inclusione che accresce sostanzialmente le possibilità che l’impatto sociale sia conosciuto, analizzato e misurato con accuratezza;

C.la misura in cui l’IS è parte di una rete orizzontale più ampia di relazioni fra imprese o consorzio o gruppo di IS;

D. la salute economica dell’IS, in funzione di parametri classici delle imprese (in termini di fatturato, utili, occupazione, effetto leva (rapporto passività/capitale proprio), produttività del lavoro, diversità dei clienti ecc. 

Esempio di misurazione 

Secondo gli studi locali sull’impatto condotti dal Consiglio nazionale dell’integrazione attraverso l’attività economica (CNIAE), in partenariato con lo Stato francese e con la soci­età di consulenza AVISE, i servizi di inserimento lavorativo attraverso l’economia sociale in Aquitania, Franca Contea e Paesi della Loira hanno permesso l’inserimento di oltre il 50% di dipendenti nel mercato del lavoro e al tempo stesso di risparmiare un totale di 104 milioni di euro per la nazione. Essi hanno garantito lavoro a oltre 60 000 dipendenti e offerto oltre 12 000 posti di lavoro a tempo pieno nel corso dell’anno dello studio. Da un lato contribuiscono all’economica locale: se generano un profitto di 171 milioni di euro, reim­mettono nell’economia locale 204 milioni di euro attraverso lo stipendio dei loro dipendenti (154 milioni di euro) e gli acquisti che effettuano da aziende del territorio (50 milioni di euro). Da un altro lato, consentono allo Stato di risparmi­are: se ricevono le sovvenzioni pubbliche (80 milioni di euro) e le esenzioni (19 milioni di euro) necessarie, sono anche contribuenti (45 milioni di euro). Inoltre, essi producono un risparmio diretto per i dispositivi sociali e medico-sociali: se prendiamo come riferimento i 18 300 euro che vengono normalmente anticipati per i disoccupati come costo per la società, tali servizi risultano quindi come contribuenti netti alla ricchezza nazionale.


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